La Cresima è il sacramento che permette al fedele di accogliere lo Spirito Santo nel proprio cuore e ricevere i suoi sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. Il suo nome, confermazione, ci ricorda che questo apporta una crescita della grazia battesimale, unendoci più saldamente a Cristo; porta a compimento il nostro legame con la Chiesa; ci accorda una speciale forza dello Spirito Santo per diffondere e difendere la fede, per confessare il nome di Cristo e per non vergognarci mai della sua croce. La Santa Cresima all’inizio non aveva un nome specifico e veniva identificato con il rito con cui si amministrava, cioè l’imposizione delle mani. Per un certo periodo veniva invece indicato con il termine greco che significa sigillo, in latino signaculum o consignatio. Così facendo si voleva ricordare il segno di Cristo, impresso in modo simbolico con l’olio santo sulla fronte del cresimato all’inizio del rituale di fede. Questo voleva significare la “proprietà” di Cristo sulla persona. Nel V secolo inizia a diventare d’uso comune il termine confirmatio, che in greco significa confermazione, usato per simboleggiare il completamento e il perfezionamento del battesimo. Dopo la Cresima, il fedele sarà più forte e in grado di proseguire il suo percorso da cristiano. Il termine cresima invece arriva in tempi più recenti e indica in parte il gesto dell’unzione e in parte la materia usata per compiere il gesto, il crisma. La rosa di Gerico
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